Piantare viti a 900 metri sul livello del mare può sembrare una follia e sicuramente lo era quando Diego Cottini, patron di Monte Zovo, l’ha fatto oltre 10 anni fa. Oggi, complice il riscaldamento globale, dal Sauvignon Blanc coltivato in altitudine a Spiazzi nella Tenuta di Caprino Veronese si produce il Sauvignon Oltremonte, vino dalla forte impronta varietale. È una delle etichette frutto dell’inventiva e delle sperimentazioni di Diego Cottini, che conduce l’azienda veronese con la moglie Annalberta e i figli Michele e Mattia. Monte Zovo, infatti, produce prevalentemente vini veronesi a denominazione con uve provenienti da 140 ettari per circa 1,4 milioni di bottiglie nella cantina di Caprino Veronese in località Zovo: Bardolino, Soave, Lugana e Valpolicella (il fruttaio per l’appassimento si trova a Tregnago in Val d’Illasi). L'azienda vanta una filiera interamente sostenibile e certificata da due standard internazionali (BRC e IFS), la certificazione “Biodiversity Friend” e dal 2018 tutti i vigneti aziendali sono in conduzione bio. L’Oltremonte è un Sauvignon Blanc in purezza che rimane a lungo sui lieviti rimessi in sospensione con ripetuti batonnage. Le notevoli escursioni termiche tra il giorno e la notte favoriscono l’accumulo di precursori aromatici: al naso foglie di pomodoro, cappero e note minerali. In bocca si presenta fresco, pulito e persistente con una gradevole salinità.
(Clementina Palese)
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