L’Asolo Prosecco Il Brutto, fermentato in bottiglia secondo la tradizione delle colline trevigiane è un vino, non filtrato, e con residuo zuccherino assai limitato. Un’etichetta, che proprio a queste sue caratteristiche deve il proprio nome. Un vino che rappresenta un diretto richiamo alla tradizione. Nel 1968 Armando Serena avvia la propria produzione di vino a Venegazzù, una piccola frazione del Montello. Oggi la famiglia Serena - capitanata dai figli di Armando: Alberto e Sarah - gestisce un vero e proprio gruppo, Montelvini, i cui vini di riferimento sono i Prosecco delle aree a denominazioni di Treviso, Asolo, Montello e Conegliano Valdobbiadene. A Venegazzù, dove si trova la sede aziendale, ci sono anche i vigneti de Le Zuitere, di Fontana Masorin e di Presa IX. Dal 2004 si affianca al nucleo originario la cantina S. Osvaldo, situata al confine tra Veneto e Friuli, dove vengono prodotti soprattutto vini da Pinot Grigio, Chardonnay, Lison Classico, Cabernet, Merlot e Refosco dal Peduncolo Rosso. Nasce, invece, nel 1988 Monvin, che raccoglie un’ampia gamma di prodotti che spaziano tra Chardonnay, Garganega, Verduzzo, Glera, Merlot, Cabernet e Raboso del Veneto. Un mosaico articolato, insomma, che attualmente sforna numeri non certo confidenziali, costantemente sopra ai due milioni di bottiglie all’anno, e che ha trovato la chiave del suo successo sulla scia del boom del Prosecco.
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