Complice l’entrata in azienda della terza generazione - Michela (Comunicazione e Marketing), Alberto (Vicepresidente), Marco (Area Manager Nord Italia) e Matteo (enologo) - i Muratori hanno deciso di rileggere la propria storia di produttori di vino, iniziata nel 1999, per mettere al centro la famiglia. Ecco quindi che il nome Villa Crespia torna ad essere la sede fisica dell’attività, mentre il brand diventa, appunto, “Muratori”. Nuovo logo, nuovi ruoli, nuova veste grafica, ma alle spalle l’esperienza ultra ventennale accumulata nel settore. Oggi sono 55 gli ettari a vigneto che gestiscono direttamente, da cui producono circa 409.000 bottiglie l’anno. Coltivano Chardonnay, Pinot Nero e Pinot Bianco, che confluiscono in una decina di etichette, fra cui il Simbiotico, un Franciacorta Brut che simboleggia l’esperienza della famiglia Muratori con la conduzione a Biologico iniziata nel 2015. Vino che gioca con la dicotomia dolcezza/asprezza, che profuma di gelsomino e pera matura, di ananas e crema chantilly, mentre in bocca si diffonde cremosamente agrumato e tropicale, con un finale di mandorla amara. La conduzione biologica non è però l’unica attenzione alla sostenibilità verso cui si indirizzano gli sforzi di Muratori: proprio a fianco a Villa Crespia hanno infatti installato nel 2011 un piccolo parco fotovoltaico di 2000 metri quadrati sovrastanti una vigna di Chardonnay, con risultati interessanti.
(ns)
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