Dopo aver girato in lungo e in largo i migliori terroir del vino, conosciuto i vigneron e le loro bottiglie più importanti, raccontandone come giornalista ed assaggiatore, Giovanni Ascione, con un piede nel marketing strategico del mondo di Bacco, ha scelto l’impresa personale. Nanni Copè nasce nel 2007 dalla passione maniacale di Giovanni e l’incontro con una vigna splendida a Castel Campagnano, nell’alto casertano, tra boschi, suoli di sabbie arenariche e pendenze di rilievo. 2,5 ettari con ceppi anche centenari e una cifra stilistica già al suo esordio, le prime bottiglie sono del 2008, chiara e precisa, all’insegna di un’affascinante raffinatezza, espressa in un gusto dal carattere decisamente cristallino. Anche la versione 2016 del suo Sabbie di Sopra Il Bosco, da uve Pallagrello Nero, Casavecchia e Aglianico, appare subito come il “solito” straordinario connubio tra delicatezza e sapore, identità varietale e territoriale. Con tanti possibili paragoni illustri, ma, forse, già paradigma di se stesso. Non solo rosso nella produzione di Nanni Copè. Dal 2015 è arrivato anche un bianco, Polveri della Scarrupata, prodotto in quantità confidenziali, ma dallo stile ancora una volta ben leggibile e sopraffino, partendo, di nuovo, da viti centenarie di Asprinio e Pallagrello Bianco, con l’aiuto di altre più giovani di Fiano. Insomma, “Una vita, tante vite” come sentenzia il motto dell'azienda.
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