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NASCE IN VALTELLINA LA "CARTA DEL NEBBIOLO"

Parte dalla Valtellina la riscossa del Nebbiolo, uno dei grandi cinque vini rossi del mondo, che ha trovato da secoli il suo habitat ideale nei terrazzamenti scoscesi di questa vallata alpina. Ad unire produttori di 4 continenti , e a farli convergere a Sondrio per la due giorni di incontri, convegni, banchi d’assaggio, il Consorzio vini di Valtellina, ideatore di “Nebbiolo Grapes”, convention internazionale che ha messo fianco a fianco 250 vini Nebbiolo di 80 procduttori, significativo spaccato del meglio della produzione mondiale di questo vino dal grande carattere, che in Italia porta il nome di Barolo e Barbaresco (portabandiera piemontese) e Sfursat (massima espressione dell’enologia valtellinese).

E da Sondrio è partita anche la prima "Carta del Nebbiolo", che percorrerà tutto il mondo, dall’Italia all’Australia, dal Sudafrica agli Usa, dal Messico alla Svizzera e unirà le 1.500 aziende produttrici di questo vino: “Nebbiolo Grapes - commentano il presidente del Consorzio Casimiro Maule e il direttore Carlo Panont - grazie alle adesioni dei produttori italiani (in primis, i piemontesi) e stranieri e agli importanti contributi scientifici dei convegni è diventata da convention un progetto internazionale di largo respiro, che raccoglierà contributi scientifici e produttivi, studi e promozione“.

Secondo Giacomo Mojoli, vicepresidente internazionale di Slow Food, il Nebbiolo Grapes ha avuto il pregio di mettere una realtà come quella valtellinese in un contesto internazionale, pur permettendole di valorizzare e salvaguardare la propria identità: “il confronto con ciò che accade nel resto del mondo - ha sottolineato Mojoli - non può che giovare all’innalzamento qualitativo dell’esperienza professionale dei nostri produttori, che a loro volta possono dare grandi contributi nel quadro della globalizzazione dei mercati”. Significativa anche la dichiarazione del presidente del Consorzio del Barolo, Giovanni Minetti (che è anche direttore generale di Tenimenti Fontanafredda, proprietà Monte dei Paschi di Siena ed una delle aziende più affascinanti e di qualità del Piemonte): “oggi la Valtellina è avanti, anche rispetto a noi, poichè qui, le autorità politiche ed amministrative hanno fatto quadrato attorno al Consorzio aiutando la promozione con un grande sforzo ed impegno economico”.

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