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NOBILE DI MONTEPULCIANO - SEGNALI DI RIPRESA: TORNA IL SEGNO PIU’ NEL BILANCIO DELLE VENDITE DEL FAMOSO ROSSO TOSCANO (+17,25%). 4 STELLE PER LA VENDEMMIA 2005

Italia
Massimo Romeo, presidente del Consorzio del Nobile di Montepulciano

Splende il sole su Montepulciano: il suo fiore all’occhiello, il Vino Nobile, conferma d’essere in ottima salute. I segnali di ripresa? Il bilancio 2005 delle vendite: +17,25% per il famoso rosso toscano, che così torna decisamente in positivo dopo due anni di segno meno dovuto alla crisi mondiale dei consumi, sia pure contenuta rispetto ad altri vini di alta qualità.
Una docg quella di Montepulciano in grande ascesa: in un sondaggio di WineNews, nelle preferenze di enoappassionati ed enonauti, è al quinto posto, dopo Brunello di Montalcino, Barolo, Barbaresco e Chianti Classico, segno di un grande rinascita per questa famosa e storica denominazione, frutto sicuramente di un lavoro che, in questi ultimi anni, il Consorzio dei produttori sta portando avanti.
E con il sole che torna a brillare, si fanno anche più intensi e produttivi i rapporti tra i produttori ed il Comune poliziano: le due istituzioni hanno sottoscritto un “patto” per cui le iniziative, dell’uno o dell’altro, rivolte alla valorizzazione ed allo sviluppo del territorio, sono automaticamente co-organizzate.
Il Consorzio del Nobile di Montepulciano ha poi rilanciato da ieri anche un’importante proposta, formulata nel 2005: quella, cioè, di concedere sgravi fiscali alle aziende agricole che investono i propri utili sul territorio a scopo sociale.
Quest’anno il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano ha anche festeggiato la sua piena maturità: 40 anni spesi per difendere la propria denominazione e un’identità spesso minacciata ma anche per affermare il valore della qualità ed una fedeltà non artificiosa (ma che fa parte del Dna dei produttori) alla tradizione che impone di fare il vino con cuore e passione. 40 anni tondi che rimandano anche all’assegnazione della Doc al Vino Nobile (diventerà Docg nell’80, primo in Italia a fregiarsi della fascetta di Stato), riconoscimento che oggi possiamo considerare l’antesignano della tracciabilità.
Dopo le 4 stelle attribuite alle vendemmie 2003 e 2004, anche il 2005, si è confermata annata di grande importanza: il verdetto del “collegio giudicante” (diretto dal giornalista e condirettore dalla “Guida Vini d’Italia del Gambero Rosso/Slow Food”, Daniele Cernilli), fatto di enologi ma anche di giornalisti, di sommelier e di consumatori, una novità nel settore, è stato di quattro stelle.

La giuria di esperti - Quattro stelle per il Nobile di Montepulciano 2005
“Ottima qualità con punte di eccellenza”: questo il giudizio espresso dalla commissione incaricata di valutare la vendemmia 2005 del Nobile di Montepulciano. La giuria ha assegnato 4 stelle all’ultima vendemmia. “Ormai le annate “normali”, come il 2000 e il 2001, sono solo un ricordo. Ci stiamo abituati - si legge in una nota stampa - alle annate “anomale”, caratterizzate da piogge eccessive (2002) o da caldo e siccità (2003) o, ancora, da costante nuvolosità e temperature basse come nel 2004. Il 2005 non è stato né “normale” né “anomalo”, è stato decisamente “bizzarro ed imprevedibile” e come tale ha distribuito soddisfazioni e delusioni: per chi passa la giornata tra le vigne e la cantina, il 2005 è stato davvero un anno ricco di emozioni!”.
“Lo scrupoloso lavoro di cantina - si legge in una nota stampa - ha consentito di trasferire nel vino tutta la qualità insita nelle uve e al momento, anche se le fermentazioni malolattiche non sono ancora ultimate, i vini ostentano colori decisi e intensi, profumi varietali molto netti, e sono dotati di una buona struttura sostenuta da tenori medio alti di alcool, polifenoli ed acidi. Pertanto possiamo affermare con una certa sicurezza che i vini del 2005 andranno incontro ad una positiva evoluzione”.
Il presidente Romeo si è dichiarato molto soddisfatto: “il Nobile prosegue il trend positivo di annate che gli ha consentito di fregiarsi delle 4 stelle anche nel 2003 e 2004 e sono convinto che questa vendemmia, grazie all’invecchiamento, ci regalerà grandi soddisfazioni. Merito del risultato va sicuramente ascritto ai produttori che, di fronte ad una stagione difficile, non hanno esitato a sacrificare la produzione, raccogliendo solo le uve migliori, e hanno lavorato duramente in cantina per puntare esclusivamente alla qualità. Sono veramente contento che questo impegno è stato compreso a fondo anche da una commissione del tutto imparziale”.

Nobile di Montepulciano - Le curiosità storiche
La stessa storia di Montepulciano è da sempre intimamente legata alla fama delle sue vigne e del suo vino come testimoniano (caso unico in Italia e nel mondo) le cantine secolari presenti nel Centro Storico. Tale legame è confermato anche dai documenti che nel 790 d.C. attestano la donazione di un vigneto alla chiesa e dalla testimonianza del Repetti (“Dizionario storico e geografico della Toscana”) che cita un documento del 1350 in cui sono stabilite le clausole per il commercio e l’esportazione del Vino di Montepulciano. Sante Lancerio (1530), bottigliere di Papa Paolo III, definì il vino di Montepulciano “vino perfectissimo” mentre celebre è il ditirambo di Francesco Redi che nella sua opera “Bacco in Toscana” (1685) scrive “Montepulciano d’ogni vino è Re”. Voltaire, nel “Candido” (1759), accenna ai “maccheroni, pernici di Lombardia e vino di Montepulciano”. Una recente ricerca ha consentito di far risalire al 1787 la denominazione ufficiale di Vino Nobile di Montepulciano utilizzata in una “nota spese” da Giovan Filippo Neri, Governatore del Regio Ritiro di S. Girolamo, storica istituzione di Montepulciano, per un viaggio a Siena. Il 12 luglio 1966, tre anni dopo la promulgazione della legge sulle Denominazioni di Origine, è stato emanato il Decreto del Presidente della Repubblica che ha riconosciuto la Denominazione di Origine Controllata “Vino Nobile di Montepulciano”, regolamentandone la produzione. Dal 1 luglio 1980 il “Nobile” si è fregiato del più importante riconoscimento, la Denominazione di Origine Controllata e Garantita che lo ha classificato tra i vini più prestigiosi d’Italia. Il Vino Nobile è stata, inoltre, la prima Docg nazionale ad essere immessa in commercio il che ha consentito al Consorzio di ottenere le prime “fascette” statali: la serie dalla n. 1 alla n. 50 è custodita dal Consorzio. Secondo il disciplinare di produzione, la resa massima per ettaro ammessa è di 80 quintali con una resa in vino effettiva del 70%; la commercializzazione può avvenire solo dopo due anni di maturazione. Tanto la vinificazione quanto l’invecchiamento devono avvenire obbligatoriamente nel territorio del Comune.

Le cifre del Vino Nobile di Montepulciano e del Rosso di Montepulciano doc
Estensione dell’intero territorio: 16.500 ettari
Estensione complessiva vigneti: 1.963 ettari (di cui circa 400 di Chianti Colli Senesi)
Vigneti iscritti all’albo del vino nobile di montepulciano: 1.187 ettari (non ancora tutti in produzione)
Produttori: 321
Imbottigliatori: 68 soci del Consorzio su 88 totali
Fascette sostitutive dei contrassegni di stato rilasciate nel 2004: 5.513.300
Mercati esteri: Svizzera, Germania, Stati Uniti, Benelux, Austria, Regno Unito, Giappone, Canada
Fonte: Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano

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