Noelia Ricci nasce da una costola della Tenuta Pandolfa, nel territorio di Predappio, nella Valle dei Rabbi. Al centro del progetto Marco Cirese che ha accettato la sfida del Sangiovese, qui dalle trazioni produttive molto antiche. La famiglia Ricci è dagli anni Settanta che coltiva e produce vini nella zona e la Tenuta Pandolfa è oggi di proprietà di Paola Piscopo, figlia di Noelia Ricci e Mario Piscopo. Il progetto Noelia Ricci conta su 7 ettari di vigneto per una produzione complessiva che sta sulle 60.000 bottiglie annue. Il Romagna Sangiovese nasce dai vigneti più alti dell'azienda, tra i 250 e i 300 metri di altezza, su terreni che alternano argille e marne, con ottimo contributo calcare. Lo stile di questa etichetta è decisamente all'insegna della piacevolezza e vuole essere un prodotto per la quotidianità. Il frutto rosso vira verso il lampone, ma non mancano anche ricordi di viola e cenni di sottobosco. In bocca, il vino è verticale, dai sorsi freschi ed agili ad accompagnare sapidità e lunghezza leggiadra del finale. Un Sangiovese di territorio, ma differente da quello toscano, che trova accenti meno prepotenti, non solo rispetto a quelli prodotti oltre Appennino, ma anche rispetto a quelli che di solito troviamo a Predappio, spesso di declinazione più ingenua. Uno stile quindi proiettato nella modernità contemporanea, per un vino che affina in acciaio e bottiglia.
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