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Non è un enologo emergente, il “Winemakers’ Winemaker 2018”, premiato alla ProWein di Düsseldorf dai Masters of Wine, è Jean-Claude Berrouet, una vita dedicata al vino, e 44 anni a capo della produzione di Chateau Pétrus

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Jean Claude Berrouet, “Winemakers’ Winemaker 2018”, premiato alla ProWein di Düsseldorf dai Masters of Wine e da “The Drinks Business”

Non è un enologo emergente o un giovane di belle speranze, al contrario, il “Winemakers’ Winemaker 2018”, premiato alla ProWein di Düsseldorf dai Masters of Wine e da “The Drinks Business”, è Jean-Claude Berrouet, un personaggio fondamentale per il panorama enologico degli ultimi quattro decenni. Nato letteralmente nel mondo del vino, a Château Samion, l’azienda di famiglia di Lalande-de-Pomerol, è cresciuto amando il nettare di Bacco. La svolta per la sua carriera e per la sua vita arriva nel 1964, quando inizia a lavorare per Établissements Jean-Pierre Moueix, diventando presto direttore enologico di Trotanoy, a Pomerol, Dominus, in California, e soprattutto Château Pétrus, dove resterà per 44 anni.

Nonostante sia in pensione ufficialmente dal 2007, Berrouet non ha mai smesso di fare vino, sia nelle sue aziende, Vieux Château St-André e Château Samion, che come consulente di cantine di ogni parte del mondo, dalla Cina ad Israele, dall’Argentina alla Spagna al Portogallo, insieme al figlio Jean-François, mentre l’altro figlio, Olivier, ha preso il suo posto a Château Pétrus. Tra i motivi della sua premiazione, non solo una carriera straordinaria, ma anche la capacità di ispirare e fare da mentore a tanti Masters of Wine e winemaker che hanno lavorato al suo fianco prima di costruirsi una propria carriera.

Info: www.mastersofwine.org

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