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NOVELLO - IL PREZZO DI VENDITA E' UN PROBLEMA: PREZZI BASSI NEGLI IPERMERCATI, TANTE CANTINE NON CI STANNO. L'ALLARME PARTE DALLA PUGLIA

Italia
Brindisi in enoteca: sarà così anche quest'anno per il Novello?

Per il Novello (che rappresenta in quantità poco più del 3% della produzione nazionale di vino), che dovrà essere consumato entro 6 mesi perché non vadano disperse le sue particolari caratteristiche, si preannuncia un ottimo livello qualitativo, grazie all’andamento climatico … ma anche qualche problema sul prezzo di vendita! A qualche giorno dall’inizio ufficiale della campagna commerciale, qualche produttore si lascia andare ad un bilancio approssimativo dell’andamento di mercato del “giovane della famiglia”, tanto apprezzato - almeno si dice - dalle donne e dai ragazzi per la sua leggerezza e il gusto fruttato. “Abbiamo timore che il generalizzato calo dei consumi - spiega il direttore della cantina pugliese Locorotondo, Donato Pinto - possa investire anche questo prodotto di nicchia, perciò abbiamo attestato la produzione sullo stesso numero di bottiglie del 2003, mantenendo invariato anche il prezzo, sui 4,5 euro a bottiglia. La qualità del vino è ottima”.

E’ proprio sui prezzi - dicono anche altri produttori di Puglia - che andrebbe aperto un capitolo a parte, visto che le cantine non comprendono come mai le grandi strutture commerciali abbiano già avviato la campagna promozionale annunciando la vendita di vino novello a 1,10/2 euro a bottiglia. “Si tratta di prezzi così bassi - commenta Pinto - da non riuscire a coprire neanche in minima parte i costi di produzione”. La spiegazione può essere ritrovata nei prezzi bassi che i vitivinicoltori si sono visti riconoscere quest’anno: l’uva da vino di vitigni autoctoni come Cabernet o Nero di Troia ha spuntato nell’attuale campagna prezzi inferiori del 50% a quelli di riferimento del 2003 (50/60 euro al quintale).

”I nostri produttori - conclude Pinto - ci garantiscono uva di qualità e questa qualità deve essere loro riconosciuta: piuttosto che vendere una bottiglia di Novello a 1 euro preferiamo tenerla ferma in cantina per poi buttarla”.
La situazione non è molto diversa in altri territori di Puglia: “abbiamo prodotto - spiega il presidente della cantina Dolce Morso, Giuseppe D’Onghia - lo stesso numero di bottiglie del 2003 (circa 7.000) perché temiamo che, probabilmente per ragioni fisiologiche, dopo il boom degli anni passati, l’andamento commerciale si stia ridimensionando. Il prezzo a bottiglia è rimasto invariato dai 4 ai 4,5 euro”.

Insomma, ci si era abituati ad un’espansione del mercato molto veloce rispetto ad una previsione di rallentamento dell’attuale campagna: “si tratta di un prodotto che si è imposto - osserva il direttore della Coldiretti Puglia, Giuseppe Brillante - per la bassa gradazione (11 gradi), un bouquet aromatico, la trasparenza del colore rosso rubino e la sua leggerezza. Il comparto, peraltro, grazie agli sforzi delle imprese in termini di investimenti per aumentare le quantità e la qualità del prodotto, ha raggiunto un fatturato consistente, ma abbiamo timore che per colpa degli effetti distorsivi di un mercato che ha provocato un ridimensionamento dei consumi alimentari del 3%, anche il comparto vitivinicolo possa subirne gli effetti”.

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