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OCCUPAZIONE: DISOCCUPATI E CASSAINTEGRATI NEI VIGNETI. LO COMUNICA LA COLDIRETTI

Molti lavoratori stranieri, cassintegrati o disoccupati delle grandi aziende del Nord in crisi hanno trovato una alternativa nel lavoro stagionale offerto dall’agricoltura a partire dalla raccolta di frutta e verdura fino alla vendemmia. Lo afferma la Coldiretti nel commentare i dati sulla disoccupazione e sull’utilizzo della cassa integrazione e sottolinea le opportunità offerte da centinaia di migliaia di imprese agricole coinvolte nelle tradizionali campagne di raccolta delle olive, dell’uva o delle altre colture.

Si tratta di una situazione che - sottolinea la Coldiretti - è stata favorita dalla diffusione del sistema di pagamento con voucher che da quest’anno è stata estesa anche alle casalinghe dopo pensionati e studenti. Uno strumento che - precisa la Coldiretti - offre nuove opportunità di reddito ed occupazione a categorie particolarmente deboli e risponde coerentemente alle richieste di semplificazione del lavoro nei campi che può così meglio esprimere le proprie potenzialità in un momento di crisi.

L’agricoltura nei paesi sviluppati - continua la Coldiretti - può oggi impegnarsi ad assorbire disoccupati provenienti dalle altre categorie produttive con opportunità occupazionali che richiedono però flessibilità sia per quanto riguarda i tempi che i luoghi. Recentemente per affrontare la crisi nelle fabbriche in città, dove sono stati persi migliaia di posti di lavoro, in Giappone è stato avviato un progetto per trasferire nelle campagna i giovani disoccupati con l’obiettivo di trovare un lavoro alternativo ed incoraggiare l’agricoltura.

Il progetto - conclude la Coldiretti - prevede il coinvolgimento iniziale di 800 disoccupati ai quali sarà finanziato uno stage iniziale della durata di 10 giorni per imparare a produrre e a vendere prodotti agricoli, ma sono successivamente previste permanenze della durata di un anno in villaggi agricoli.

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