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OCM VINO - IL MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE LUCA ZAIA: “RIFORMA DENOMINAZIONI, UNIONE EUROPEA VARA REGOLAMENTO”

“E’ una riforma che non abbiamo condiviso, ma ereditato. Il nostro lavoro a Bruxelles ha tuttavia consentito di porre rimedio ad alcune delle maggiori criticità della nuova Ocm vino, intervenendo nella predisposizione del regolamento di attuazione”. Lo ha dichiarato il Ministro delle Politiche Agricole Luca Zaia, annunciando che l’Unione Europea ha completato il nuovo quadro di norme sulla produzione e il commercio del vino, varando il testo del regolamento con le disposizioni sull’etichettatura e sulla protezione di Dop, Igp e menzioni tradizionali.

Le norme d’applicazione della normativa sono indispensabili per rendere operativa la riforma del settore varata dai ministri europei. La delegazione italiana ha rappresentato le esigenze della produzione nazionale, richieste poi accolte nel testo finale. Le regole introdotte, ha detto il ministro, “garantiscono la protezione dei nostri vini Doc, Docg e Igt, che transitano automaticamente nel nuovo registro comunitario delle Dop e delle Igp a partire dal 1 agosto 2009 (ma il periodo transitorio accordato per l’esame delle domande di nuovi riconoscimenti Dop e Igp, purchè presentate entro fine luglio 2009, con le preesistenti procedure nazionali, terminerà il 31 dicembre 2011, e non il 1 agosto come inizialmente comunicato)”.

Sarà, inoltre, rafforzata la protezione comunitaria ed internazionale delle nostre denominazioni, anche quelle come “Brunello di Montalcino” e “Morellino di Scansano”, composte, oltre che dall’elemento geografico, anche da una menzione tradizionale. Questi menzioni saranno protette a tutti gli effetti in qualità di denominazioni d’origine anche se utilizzate separatamente (“Brunello”, “Morellino”, ...).

Le nuove norme saranno applicabili ai prodotti della vendemmia 2009/2010. Con la riforma si apriranno poi nuove opportunità di mercato per i produttori che vorranno competere sul mercato internazionale nel segmento “vini varietali”, riportando in etichetta il nome di un vitigno, a condizione che siano assicurati i requisiti di certificazione e di controllo. Restano esclusi da questa opportunità i vini prodotti da vitigni autoctoni quali Sangiovese, Nero d’Avola, Freisa d’Asti, Brachetto e Cortese che - a richiesta della delegazione italiana - sono stati inseriti in un apposito elenco; l’uso di queste denominazioni è limitato ai vini Dop e Igp.

Il nuovo sistema di classificazione, di protezione, di etichettatura e di controllo semplificato, ha affermato infine Zaia, dovrà garantire una maggior tutela del consumatore e trasparenza tra i produttori.

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