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OK LA PROPOSTA DEL MINISTRO ORNAGHI, LE ECCELLENZE “MADE IN ITALY” VANNO DIFESE E VALORIZZATE COME BENI CULTURALI. LA CIA RILANCIA L’IDEA: “I PRODOTTI DELL’ENO-GASTRONOMIA SONO RISORSE FONDAMENTALI PER IL RILANCIO DELL’ECONOMIA DEL PAESE”

“La proposta lanciata dal Ministro Lorenzo Ornaghi di un progetto che, in termini di tutela e di promozione, mette le nostre eccellenze alimentari e la nostra cucina sullo stesso piano dei beni culturali, è una notizia positiva che - se realizzata - può contribuire a rilanciare la crescita economica in un Paese provato dalla crisi”. Lo afferma Giuseppe Politi, il presidente della Cia - Confederazione Italiana Agricoltori.

“L’iniziativa di Ornaghi afferma una verità che quanti seguono e amano l’enogastronomia ‘made in Italy’ conoscono da sempre: il cibo è cultura e il vino, l’olio, i formaggi e i salumi nazionali hanno la stessa dignità del Colosseo o dei Musei Fiorentini. Quindi difenderli e valorizzarli come si fa con i monumenti -sottolinea Politi- è innanzitutto un modo di diffondere buona cultura del cibo, ma soprattutto di fare promozione turistica e contribuire a rilanciare l’economia del Paese”.

“La Cia, dunque, accoglie e rilancia la proposta del titolare dei Beni culturali. Una proposta - continua il presidente della Confederazione - che, se concertata con altri ministri, in particolare quello dell’Agricoltura, può davvero determinare l’avvio del rilancio della nostra agricoltura, che è il grande contenitore di queste culture e il motore vero di quella ripresa di cui ha bisogno l’Italia”.

“L’idea del ministro Ornaghi, insomma, rimette al centro del discorso il valore e il significato dell’agricoltura - conclude Politi - cioè il settore per lungo tempo messo da parte e che, ora, con la crisi, trova il suo riscatto: per esempio, con risultati sorprendenti sulla bilancia dei pagamenti, essendo l’agroalimentare l’unico comparto produttivo che registra il segno positivo; l’immagine nel mondo della nostra cucina e dei nostri prodotti colorati di primati Doc, Igp e Stg; la crescita costante del turismo enogastronomico grazie alle bontà delle nostre eccellenze, che sono testimoni prestigiosi e, come tali, comunicatori e promotori di stupendi territori”.

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