L’Ornellaia Bianco 2018 possiede profilo aromatico sfaccettato che sa di frutta esotica, fiori di sambuco, pompelmo, mandarino ed erbe aromatiche, con tocchi speziati e balsamici. In bocca, il sorso è sapido, continuo ed intenso, dalla progressione ben ritmata e dal finale lungo e agrumato. Il bianco di casa Ornellaia, griffe di riferimento assoluto del bolgherese, nasce nel 2013 come espressione di tre piccoli vigneti ad hoc per la produzione bianchista. Si tratta di un Sauvignon con saldo di Viognier che non effettua la fermentazione malolattica, fermentando ed affinandosi per 10 mesi in barrique (per il 30% nuove e per il 70% usate). Proprio di recente, nel ristorante milanese dello chef stellato Carlo Cracco, si è svolta una verticale dell’intera produzione dell’Ornellaia Bianco (2013-2019), per raccontare il percorso di questo vino, già ampiamente entrato nei desiderata degli appassionati più esigenti. L’Ornellaia, tenuta di 115 ettari a vigneto per una produzione di 1.000.000 di bottiglie, arrivate per la prima volta sugli scaffali nel 1988, è dal 2012 la dependance dei Frescobaldi in terra bolgherese, ed è tra le cantine la cui fama è difficile circoscrivere a Bolgheri, alla Toscana o all’Italia. Un’azienda che ha fatto un non piccolo pezzo della storia del vino a tutte le latitudini, prendendo forma negli anni Ottanta del secolo scorso e conquistando tutti senza lasciare dubbi.
(are)
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