Un’azienda che ha camminato letteralmente insieme alla storia del Barbaresco ed è nata a fine Ottocento, proprio nel momento in cui si decise di chiamare Barbaresco il Nebbiolo allevato in questa porzione di Langa. Oggi l’azienda della famiglia Pasquero-Elia conta su 18 ettari di vigneto coltivati a biologico e da poco passati ai canoni della biodinamica, per una produzione complessiva di 80.000 bottiglie. Lo stile aziendale è stato ridisegnato completamente nel recente passato, abbandonando rotomaceratori e barrique in favore di legno grande e macerazioni più lunghe. Il risultato è una gamma di etichette ottenute senza forzature, fedelissime espressioni del territorio da cui nascono. Tra queste un posto di primo piano è senz’altro occupato dal Barbaresco Serraboella. Ottenuto dalle uve coltivate nell’omonima collina a sud di Neive, che incrocia i suoli Tortoniano e Serravalliano, viene macerato per 40 giorni a cui seguono 20 mesi di maturazione in legno grande. La versione 2017 è affascinante fin dal colore rosso appena granato. Al naso, si susseguono profumi che rimandano alla paglia alle erbe aromatiche al sottobosco, poi i toni si fanno floreali con note di rosa, che successivamente fanno spazio alla frutta rossa macerata e ad una copiosa speziatura. In bocca, il vino ha sviluppo ampio e raffinato, con tannini dolci e acidità vivace, per un sorso sapido, gustoso e di notevole persistenza.
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024