Un vino tutto votato alla piacevolezza, che si potrebbe definire a “tutto pasto”, il Salbanello, blend a base di Cabernet Sauvignon e Malbech – uve raccolte in leggera surmaturazione – vinificato e brevemente maturato in acciaio. La versione 2022 possiede aromi di ribes, mirtillo e ciliegia mature, con qualche cenno erbaceo e speziato. In bocca il sorso è tendenzialmente morbido e avvolgente, dallo sviluppo continuo e dal finale leggero, dai ritorni affumicati e con nota delicatamente piccante in chiusura. Quella creata dalla famiglia Paladin è una cantina attestata tra le più importanti realtà del Veneto enoico, dai progetti articolati e guidati da una precisa filosofia produttiva. La sede aziendale si trova al confine tra Veneto e Friuli, e conta su 90 ettari a vigneto, per una produzione complessiva di 950.000 bottiglie. Quanto alle etichette si tratta di prodotti dallo stile moderno e “sensibile” alle tendenze di mercato, dalla costanza qualitativa rassicurante - realizzati sia con uve locali che con vitigni internazionali - e messi in commercio in due linee principali: Paladin dedicata ai vini più “easy” e di pronta beva e Bosco del Merlo che invece esplora le potenzialità più recondite di ciascun vitigno nella sua massima espressione. I Paladin sono proprietari anche di Castello Bonomi in Franciacorta e della Tenuta Castelvecchi nell’areale della denominazione del Chianti Classico.
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