Convince anche il 2021 del Rosso di Montalcino della famiglia Loia, con la sua anima fruttata dolce e matura, il tocco speziato a sostenerla e la freschezza scura dai balsami boschivi. Il sorso è quasi salato, con una spina acida decisa, che ne bilancia il calore e ne sorregge la struttura, lasciando la bocca speziata di pepe e liquirizia, con ricordi accennati di mon-cherie. Il loro Rosso, il Brunello annata, il Brunello Cosimo, la Riserva (eccezion fatta in parte per l'Igt Alcineo, blend di Sangiovese-Merlot-Cabernet Franc e Sauvignon) provengono dalle vigne di proprietà coltivate a Sangiovese: 4,2 ettari nella zona est della denominazione, tutti iscritti a Brunello, che il fondatore Cosimo Loia con la moglie Antonietta Palazzo hanno costruito a partire dai primi anni Ottanta. La loro è una storia di ripetute migrazioni fra la provincia di Benevento e la Scozia, dove hanno formato una famiglia e creato in vent'anni una piccola ricchezza fra i mestieri agricoli del loro podere e quello della ristorazione da fish&chips. L'avvicinarsi dell'età da pensione, ha spinto la coppia a cercare un ritorno in Italia e, grazie ad un amico dei tempi della leva militare, scoprono Montalcino. Qualche anno di ricerca basta per trovare un casolare attorniato da ulivi secolari, che purtroppo il rigido inverno del 1985 fa seccare: una sfortuna che però gli ha permesso di piantare la prima vigna e creare la loro storia.
(ns)
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024