L'azienda Palazzo Vecchio e l’appellazione del Vino Nobile sono piuttosto diverse dalle altre denominazioni controllate e garantite toscane. L’area di coltivazione non costituisce un territorio compatto bensì piuttosto diviso in parti ben diverse. Quella più famosa, centrata sulla zona abitata della città, contiene vigne più vetuste, ma la terra poi scende verso la stazione ferroviarie ed è abbastanza pesante, meno adatta alla viticoltura: lo status di vino DOCG qui, infatti, non viene conferito. Il territorio, però, poi ricomincia a salire e il Sangiovese e le altre varietà rosse spesso offrono risultati molto convincenti. In questa parte di Montepulciano, oltre il villaggio di Valiano, troviamo vigneti veramente eccellenti, alcuni con nomi ben noti, appartenenti a realtà come Avignonesi, Tre Rose, Lodola Nuova, La Canonica. Qui Marco Bernardoni e Maria Alessandra Zorzo posseggono 25 ettari vitati dove producono una serie di bottiglie molto interessanti che dimostrano che questo lembo finale del comune, il Palazzo Vecchio, ha poco da invidiare alla zona più vecchia dell'appellazione. E da ben più di due decenni: è dalla metà degli anni Novanta, infatti, che una serie di bravi enologi, insieme a proprietà e familiari, provano che la fascia orientale di viti ha molto da dare alla DOCG e alla fama della città. Nei vini “base”, ma anche nelle notevoli selezioni - come il Terrarossa, e l’ottima Riserva.
(Daniel Thomases)
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024