L’azienda - fondata nel 1989 e con sede a San Donaci, con una propaggine nella cantina di Monteparano - ha un’impostazione familiare ed è condotta da Paolo insieme ai figli Nicola, Stefano, Francesco e Alessandro. I vigneti di proprietà, coltivati a biologico, occupano 70 ettari, mentre la produzione complessiva si attesta sui 5.000.000 di bottiglie. Un risultato che arriva anche dall’attività di “négociant” della cantina brindisina, che lavora uve e vini provenienti da una serie di conferitori di fiducia. Il portafoglio etichette è molto articolato, ed offre vini dall’impostazione stilistica moderna, caratterizzati da una buona esecuzione, specialmente nella ricerca della ricchezza del frutto, elemento fondamentale nei vini pugliesi. I vitigni di riferimento sono quelli locali, evidentemente, dalla Malvasia Nera al Primitivo e al Negroamaro, dalla Verdeca al Fiano, passando anche da qualche internazionale, come per esempio, lo Chardonnay. Il passito Krikò 2018, ottenuto da Primitivo in purezza, matura per un anno in barrique di secondo passaggio. Rubino intenso alla vista con profondi riflessi violacei, profuma di amarene e ciliegie sotto spirito, fichi secchi, gelatina di fragole, con tocchi speziati e tostati. Ben bilanciato il gioco tra dolcezza e acidità che conquista il palato lasciando un persistente quanto gradevole aroma fruttato, anche nel lungo e per nulla stucchevole finale.
(are)
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