Non stupisce che l’anno scorso la cantina Pasqua sia stata riconosciuta “Innovator of the Year” dalla rivista britannica Wine Enthusiast. Un po’ perché tutto il team della cantina è un vulcano di entusiasmo, ma soprattutto perché da anni l’azienda si diverte a giocare con il vino e con l’arte, creando etichette sempre nuove e fresche, e intrecciando i suoi affari con progetti culturali di tutto rispetto. Senza smettere di essere un brand solido con sedi in Cina e a New York. Oggi conta su un giro d’affari di quasi 61 milioni di euro, con 12,8 milioni di bottiglie prodotte e un export che supera l’87%. La visione e l’innovazione sono ovviamente il motore che traina Pasqua nel futuro, ma la base solida da cui è partita la famiglia non si è mai tradita: la Valpolicella. E infatti i rossi di casa coprono il 41% del fatturato. E infatti la linea classica ha un posto del cuore nella produzione aziendale. Si chiama Famiglia Pasqua (non a caso) e comprende le etichette rosse della tradizione veronese. Questo Amarone proviene dai vigneti aziendali in Valpantena, fermenta in acciaio e matura in barriques per poco più di un anno e mezzo. La versione 2019, in uscita a breve, ha un denso colore violaceo e profuma di fresco, grazie a note vegetali di ginepro e uva spina, di rovi e corteccia, insieme alla classica dolcezza di amarena. Il sapore in bocca è coerente al naso; intenso, pieno, aderente e caldo, chiude balsamico.
(ns)
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