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Paternoster, Docg Aglianico del Vulture Don Anselmo 2016

Vendemmia: 2016
Uvaggio: Aglianico
Bottiglie prodotte: 10.000
Prezzo allo scaffale: € 35,00
Proprietà: famiglia Tommasi
Enologo: Giancarlo Tommasi, Fabio Mecca
Territorio: Basilicata

Questo Aglianico del Vulture Superiore - storicamente emblema della denominazione lucana - nasce come omaggio di Pino Paternoster a suo padre Anselmo, fondatore dell’azienda, uomo coraggioso e visionario che cominciò a produrre vino su un piccolo lembo di terra ed ebbe l’intelligenza nel 1925 di scrivere sull’etichetta il nome dell’azienda e la provenienza. Il Don Anselmo, prima vendemmia 1985, preclude a una svolta nella produzione aziendale. Pino, infatti, tra gli anni Settanta e Novanta, forte degli studi a Conegliano, era arrivato a produrre 50-60.000 bottiglie di spumante a base di Moscato e Malvasia. Don Anselmo segna allora l’inizio della valorizzazione del vitigno lucano, proseguita con Vito Paternoster, che l’ha portato alla notorietà, e corroborata dall’ingresso della Famiglia Tommasi, che nel 2016 ha acquisito l’azienda di Barile (Potenza), e da Fabio Mecca, quarta generazione nell’azienda Paternoster, giunta al traguardo dei cento anni. Don Anselmo nasce da viti di 50 anni a 600 metri slm, rese bassissime (35-40 q ad ettaro) e suolo vulcanico foriero di struttura, eleganza e longevità. Prima annata a quattro mani di Fabio Mecca e Giancarlo Tommasi, nella 2016 - bel rosso rubino brillante e profondo - al naso, ricco, prevale la frutta sotto spirito, sulle note di cuoio e spezie scure. La bocca è ampia, strutturata, equilibrata ed elegante. Note ematiche accompagnano il finale lunghissimo.

(Clementina Palese)

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