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PER LA PRIMA VOLTA IN ITALIA UN’ESCLUSIVA ASTA TUTTA A BASE DI BRUNELLO: A MONTALCINO IL 24 SETTEMBRE OLTRE 500 GRANDI BOTTIGLIE A DISPOSIZIONE DI APPASSIONATI E COLLEZIONISTI

Italia
Bottiglie di Brunello prestigiose all'asta

Un’occasione unica per chi ama e investe nei grandi vini: per la prima volta in Italia un’esclusiva asta tutta a base di Brunello: il 24 settembre a Montalcino saranno oltre 500 le bottiglie del grande rosso toscano a disposizione di intenditori, appassionati e collezionisti, battute dalla nota casa d’aste Pandolfini (www.pandolfini.it). Il ricavato della vendita sarà destinato al restauro della Chiesa di Santa Croce di Montalcino, una delle più antiche e preziose della cittadina toscana. L’asta si svolgerà nel Chiostro del Museo Civico Diocesano di Montalcino (ore 18,30): le centinaia di bottiglie di Brunello, considerato dalla critica internazionale uno dei migliori vini del mondo, saranno suddivise in 84 lotti, con base d’asta complessiva di 31.000 euro.
Molte le “chicche” imperdibili: a cominciare da tre rarissime bottiglie di Brunello Riserva 1961 Tenuta Il Greppo, prodotto dalla famiglia Biondi Santi - ovvero la storica griffe di Montalcino che ha “inventato” il Brunello alla fine dell’Ottocento - che partono da una base di 3.000 euro. Sandro Chia, pittore di fama internazionale, ha offerto tre bottiglie di Brunello Riserva 1999 Castello del Romitorio da lui prodotto, con esclusive etichette numerate e firmate. Sono griffate Antinori le sei bottiglie di Brunello Pian delle Vigne (annate dal 1995 al 2000), che partono da 240 euro. Quasi introvabile, come ben sanno gli appassionati, il Brunello Case Basse di Gianfranco Soldera, che ha messo a disposizione dell’asta una Riserva 1983 e una Riserva 1999 (valutate ben 600 euro), ed una bottiglia di Riserva 1999 e di Brunello 1988 (400 euro). Molto ricchi i lotti donati da Castello Banfi, la più grande e nota cantina di Montalcino: 8 bottiglie di Brunello Cru “Poggio all’Oro” (annate dal 1985 al 1999) a 600 euro, 6 bottiglie di Brunello Cru “Poggio alle Mura” 1997 a 360 euro, e 6 bottiglie di Brunello Cru “Poggio all’Oro” 1990 a 720 euro. Tra gli altri lotti da segnalare, ci sono poi le 3 magnum di Brunello di Montalcino Cerretalto 1997 Casanova di Neri (600 euro), 6 bottiglie di Brunello Salvioni di diverse annate (900 euro), varie annate di Brunello Talenti per un totale di 12 bottiglie (900 euro), 6 bottiglie di Brunello Tenuta Col d’Orcia Poggio al Vento, annate 1977, 1980, 1985 (600 euro), 3 Brunello Riserva Fuligni di annate storiche - 1988, 1990, 1997 - a 450 euro, 8 bottiglie di Brunello di Montalcino 1997 con esclusiva etichetta disegnata da Ferdinando Botero donate dal Consorzio del Brunello (600 euro), una bottiglia da 5 litri di Brunello 2000 Costanti (240 euro), 12 bottiglie di cru “Montosoli”, tre per ogni grande annata (1993, 1995, 1997, 1999), per 720 euro, donate da Altesino, una delle aziende osannate dalla “bibbia” del vino in Usa “Wine Spectator”. Ma ci sono anche lotti più “abbordabili”, a partire da 60 euro.
La prima asta del Brunello di Montalcino, organizzata dal Quartiere Borghetto di Montalcino insieme alla Casa d’Aste Pandolfini di Firenze, è un evento in cui il vino diventa protagonista in favore del territorio, e contribuisce al suo miglioramento: il Quartiere Borghetto, che ha sede nella Chiesa di Santa Croce, ha infatti chiesto ed ottenuto il coinvolgimento disinteressato di tutti i produttori montalcinesi, che hanno voluto così testimoniare l’amore per la propria città.

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