Dici Taurasi e già pensi di cavartela così, in quattro e quattr’otto. Invece no, signori, qui siamo in una condizione unica: specificamente nell’ambito maggiore della denominazione, almeno per quanto concerne l’altitudine. È in quel di Castelfranci, infatti, su terreni tufaceo-calcarei, che Michele e Anna Maria Perillo si occupano dei loro quasi cinque ettari di vigneto. Capaci di superare, almeno negli esemplari più longevi, persino i cento anni di età: tant’è che erano stati a suo tempo impiantati dal nonno di Michele, suo omonimo. Generazioni di viticoltori, quindi, oggi rappresentati anche dal figlio del titolare, Felice, di recente laureatosi in Enologia. Più o meno cinquecento i metri d’altezza, sui quali Michele opera in prima persona a partire dal 1999, ancora mantenendo ferma la sua filosofia: fatta di vini attesi senza fretta (in commercio solitamente dieci anni dopo la vendemmia, addirittura dodici nel caso delle Riserve) e che vedono interventi minimi, fermentazioni spontanee a temperatura non controllata, macerazioni mai troppo sostenute, quantitativi essenziali di solforosa, legni grandi per i vini cosiddetti “base” e barrique usate per le Riserve. La Riserva 2006, per l’appunto, è magnifica, marcata al naso da toni speziati ed ematici, quasi ferrosi, innervati da ricordi di cuoio, castagna e marasca: con bocca sapida, persistente e tannino di felice estrazione.
(Fabio Turchetti)
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024