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PIER CARLO PADOAN, ORDINARIO DI ECONOMIA UNIVERSITA’ “LA SAPIENZA” DI ROMA E DIRETTORE ESECUTIVO PER L’ITALIA AL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE: ECCO LA RICETTA PER UNA BUONA GLOBALIZZAZIONE DEL VINO

Italia
Cantine e globalizzazione

Per un esperto economista internazionale del calibro di Pier Carlo Padoan, ordinario di Economia alla Sapienza di Roma e Direttore Esecutivo per l’Italia al Fondo Monetario Internazionale la globalizzazione è un argomento fondamentale e mille volte sviscerato.
“In generale - spiega Padoan - “una buona globalizzazione” dovrebbe diffondere le migliori pratiche nel mondo e, allo stesso tempo, difendere ed esaltare i valori locali. Nei decenni scorsi i modi di fare vino sono stati profondamente cambiati dalla diffusione di tecnologie avanzate. E queste tecniche si stanno rapidamente standardizzando. Ambienti e climi simili danno vini simili, molto simili tra loro.
Un medio chardonnay di Sonoma in California si distingue a fatica da un vino equivalente che viene dal Cile, dal sud dell’Australia o dal Sud Africa. La qualità sarà magari elevata, - prosegue il professore della Sapienza - il profumo penetrante, il sapore ricco (forse un po’ legnoso) e il corpo robusto. Però, passando da un vino all’altro l’emozione si affievolisce fino a scomparire. E questo è ciò che cerchiamo quando gustiamo un vino: scoprire nuove emozioni.
Una “buona globalizzazione del vino” dovrebbe permettere la diffusione delle tecnologie, dovrebbe permettere a tutti di imparare dagli altri. Non dovrebbe livellare tutti su uno standard comune. Da noi - prosegue Padoan - in un periodo di tempo molto breve abbiamo visto una grande quantità di nuovi vinificatori applicare le “migliori pratiche” ai vitigni di casa loro. In brevissimo tempo, vini prima sconosciuti, stanno diventando noti e apprezzati in tutto il mondo. Questa è “buona globalizzazione” e, prendendo a prestito un tema che gli economisti amano dibattere in Italia oggigiorno, una dimostrazione di come si può combattere il declino.
Usando le migliori conoscenze che la globalizzazione può fornire per sfruttare al meglio le proprie risorse. Il declino - conclude Padoan - è uno stato di cose in cui questo non accade perché chi è al comando non fornisce le risorse e soprattutto gli incentivi per farlo accadere”.
Tutto questo è contenuto nelle intelligenti 15 pagine dal titolo “Meditazioni”, che arricchiscono utilmente i classici auguri delle feste di fine anno. Con il Natale 2004 il Consorzio per la tutela del vino doc Rosso di Canosa ha inaugurato questa nuova iniziativa, che continuerà a chiedere ogni anno ad uno (una) appassionato d’eccezione che abbia conseguito risultati di assoluta eccellenza nel proprio ambito professionale di elezione - quale esso sia - ma che abbia trovato nella passione per il vino una nuova e diversa dimensione di vita, di esporre le sue riflessioni sul vino e sul suo rapporto con il vino.

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