Se è vero in generale - come sostiene il famoso enologo-scienzato Donato Lanati - che l’Alta Langa “rimane giovane invecchiando”, la Riserva del Fondatore dedicata a Piero Coppo, iniziatore di questa azienda tra le più antiche realtà vitivinicole d’Italia fondata a Canelli (Asti) nel 1892, lo dimostra appieno. Longevità che ha ispirato il disciplinare delle bollicine metodo classico piemontesi che prevede un minimo di 30 mesi sui lieviti, che per la Riserva diventano 36, e solo millesimati: nessuna possibilità di mediare l’effetto annata a favore dell’espressione di un territorio vocato e pioniere nella spumantizzazione. La Docg - datata 2011 seguita alla Doc riconosciuta nel 2002 - si estende sulle colline alla destra del fiume Tanaro, nelle province di Cuneo, Asti e Alessandria dall’altitudine minima di 250 metri sul livello del mare. I vini base destinati alla Riserva Piero Coppo Brut, prodotta solo nelle annate che lo meritano, riposano in barrique sui lieviti per 9 mesi nelle cantine sotterranee dell’azienda, “Cattedrali Sotterranee” riconosciute Patrimonio Unesco nel 2014. Considerata annata di eccezionale valore, la 2013 mostra la sua longevità fin dal colore che, a 11 anni dalla vendemmia e sboccato nell’ottobre 2022, è giallo con riflessi dorati. Camomilla, paglia, biancospino, nespola e frutta secca al naso. Al sorso è sapido, sorprendentemente fresco, elegante e lunghissimo.
(Clementina Palese)
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