Dalla Valle della Loira a Bordeaux, dal Languedoc–Roussillon alla Provenza, dalla Valle del Rodano alla Borgogna, dalla Jura all’Alsazia (ma ci sono anche le etichette delle proprietà acquistate in Ungheria, Spagna, Cile e Sud Africa), il gruppo “Les Grands Chais de France” (Gcf), un colosso da 700 milioni di bottiglie, fondato nel 1978 e guidato dalla famiglia Helfrich, vende nel mondo una bottiglia su quattro di vino francese. Vini per tutte le fasce di prezzo: da quelli per la GDO come J.P. Chenet, uno dei brand più conosciuti del Languedoc–Roussillon, al lusso accessibile dei bordolesi Clos Beauregard e Bastor Lamontagne, passando per le bollicine di Arthur Metz, il più grande produttore di Cremant d’Alsace. In Borgogna gli ettari a vigneto di proprietà della famiglia Helfrich sono 350 tra Chablis, Cote de Beaune, Cote de Nuits e Pouilly Fuissè nel Maconnais, per un totale di 600.000 bottiglie con i marchi Chartron et Trebuchet, Marguerite Carillon, Eugenie Carrion, Maldant-Pauvelot, François Martenot e Pierre André. Firmato da quest’ultimo è il Pommard 2018, che profuma di mirtilli, gelsi, viole appena appassite, sottobosco, tabacco e spezie, con tocchi tostati e affumicati. In bocca il sorso è polposo e dolce, dal fruttato sempre in primo piano, passando per tannini soffici e una buona cremosità, terminando in un finale persistente ancora fruttato e dai tocchi di liquirizia.
(are)
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