Il Fiano di Avellino 2013 possiede profumi luminosi che rimandano a leggeri tocchi di frutta gialla, alla salsedine e alla pietra focaia. In bocca il sorso è di sapidità continua con l’acidità a metterne in primo piano la dinamica, fino ad un finale arioso e ben profilato. L’Irpinia enoica è uno degli areali più interessanti del Bel Paese enoico, al netto delle sue contraddizioni identitarie e commerciali. In una situazione ancora al di là dal trovare una sua compiuta definizione, Pietracupa resta tuttavia senz’altro una certezza. L’azienda, 7,5 ettari a vigneto per una produzione di 50.000 bottiglie, è di proprietà del vulcanico Sabino Loffredo, che la gestisce dal 1999. Personaggio unico per stile, entusiasmo, passione, è esempio eclatante di come la personalità del produttore possa essere trasmessa ai vini che realizza. Che infatti parlano la sua lingua: scalpitano, appaiono indomabili ad un primo approccio ma si rivelano, col tempo, affascinanti e profondi, addirittura raffinati, straordinariamente ricchi di energia. Difficile definire la sua azienda se più bianchista o rossista, perché anche quando si cimenta con l’Aglianico escono quasi sempre vini a dir poco intriganti. Detto questo, i Fiano e i Greco aziendali sono senza dubbio memorabili, con i secondi forse in leggero vantaggio, rappresentando da anni un passaggio obbligato per chi voglia conoscere la migliore qualità del vino irpino.
(fp)
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