Pietro Caciorgna, Doc Etna Bianco Guardoilvento 2022

Il nome “Guardoilvento” è un piccolo prestito letterario che Paolo Caciorgna ha preso dal titolo del primo romanzo di Francesco Antonelli. Un riferimento perfetto alla vite che si fa cullare, sanificare, attraversare e alle volte anche tramortire dal vento e dal suo movimento, talvolta dolce - talvolta violento. Movimento che sull'Etna la pianta affronta nella solitudine della sua coltivazione ad alberello, diffusissima anche nei vigneti di Paolo Caciorgna, vignaiolo a Casole d'Elsa e consulente enologo di origini marchigiane, che approda sul vulcano siciliano grazie all'amico Marco de Grazia, nome noto su quelle pendici. Un incontro a Randazzo nel 2006 lascia Caciorgna affascinato a tal punto da investire subito su quelle terre nere con una prima vigna a Contrada Marchesa (Passopisciaro), poi una seconda a Bocca d'Orzo (Randazzo) e infine una terza a Contrada Santo Spirito (Castiglione di Sicilia). Nasce così il N*Anticchia, segue il Ciaurìa e infine il Guardoilvento, tutti rossi, da buon chiantigiano. Inizialmente non vinifica la poca uva bianca che possiede, ma gradualmente cambia idea e dopo vari tentativi si convince: nel 2018 arriva la versione bianca di Guardoilvento. Intensamente floreale nei profumi, con la dolcezza dei frutti a polpa bianca, la balsamicità delle erbe aromatiche, l'acidità degli agrumi e un tocco sassoso, la versione 2022 traduce fedelmente al sorso i suggerimenti olfattivi.

(ns)