Ottenuto dal Cru omonimo, della sottozona di Monforte d’Alba, sosta per 30 mesi in legno, 12 dei quali, per una piccola parte del taglio complessivo, in barrique. La versione 2015 possiede profumi intensi e vivaci, con note fruttate di amarena, lampone, ciliegia, anche in confettura, caramello e lieve speziatura a rifinitura. In bocca, il vino è pieno e morbido, dalla struttura tannica articolata che si sviluppa con chiaro-scuri sostenuti da bella fragranza acida. L’azienda Pio Cesare, 70 ettari vitati per 420.000 bottiglie annue, vede attualmente al suo timone Pio Boffa insieme al cugino Augusto, il nipote Cesare Benvenuto e la figlia Federica Rosy. I vigneti sono distribuiti sia nella zona del Barolo (a Serralunga d’Alba, Cascina Ornato, La Serra Briccolina, Lirano, e Colombaro, per un totale di 15,22 ettari; a Monforte d’Alba, Mosconi, per 9,70 ettari; a La Morra, Roncaglie, 2,30 ettari; a Grinzane Cavour, Gustava Garretti, 3,65 ettari; a Novello, Ravera, per 0,92 ettari), sia in quella del Barbaresco (a Treiso, Cascina Il Bricco, San Stunet, Rombone e Bongiovanni, per 21,58 ettari; a San Rocco Seno d’Elvio, Rocche di Massalupo, per 5,32 ettari). A questi si aggiungono i vigneti di Diano d’Alba, Trezzo Tinella, Roddino e Sinio e le uve acquisite da conferitori consolidati, a completare il fabbisogno di materia prima per la produzione di un portafoglio etichette ricco ed articolato.
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