La cantina con sede a Serralunga d’Alba è diventata celebre alla fine degli anni Novanta del secolo scorso, nel periodo dell’esplosione del nuovo corso del Barolo, rappresentato dall’affermarsi dei cosiddetti “Barolo Boys” ed incarnandone una delle principali espressioni. Il balzo era legato, come succedeva non infrequentemente in quegli anni, all’abbandono dei dettami più tradizionali che avevano fino a quel punto disegnato le caratteristiche del vino più importante di Langa, per adottare una viticoltura all’insegna dei più moderni dettami agronomici e tecniche enologiche altrettanto d’avanguardia come i roto-maceratori e l’adozione della barrique. Oggi l’azienda condotta da Gianpaolo Pira, 12 ettari a vigneto per 50.000 bottiglie di produzione complessiva, è ormai un marchio affermato e continua a caratterizzarsi stilisticamente grazie a quel cambio di passo avvenuto trenta anni fa. Il portafoglio etichette comprende solo rossi a partire dal Dolcetto e dalla Barbera, con i Cru Marenca, Margheria, Vigna Rionda e Serralunga a svolgere il ruolo di protagonisti. Il Barolo del Comune di Serralunga d’Alba 2017 possiede un naso elegante e nitido dalle note floreali di infusione di rosa, grafite, frutti di bosco maturi e cacao. In bocca, il sorso ha carattere deciso, marcato da tannini ancora in evoluzione ma che ben promettono, mentre nel finale si affaccia timido un fresco sentore di agrumi scuri.
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