La corrente fama di Radda in Chianti non si basa solo sui produttori più blasonati; si percepisce una qualità diffusa, nelle etichette più disparate, di aziende le più diverse. Podere L’Aja sembra un nuovo arrivato sulla scena, ma in realtà esiste nell’attuale veste dal 1979, classico esempio di “forestieri” (stavolta due fratelli ingegneri milanesi) che giunti in Chianti se ne sono innamorati e non hanno potuto non viverlo nella sua pienezza, pur con tutti i sacrifici che la produzione vinicola comporta. Le successive generazioni portano alta la fiamma, con la consulenza di un ispirato interprete del Sangiovese (e non solo) come Federico Staderini. Il cru aziendale è il vigneto Chielle, un ettaro di vigna vecchia risalente agli anni ’70 magnificamente esposta e situata a quota non bassa (450 mt slm). Vinificata con lieviti indigeni e con estrazioni non timide, l’uva ne trae una struttura di tutto rispetto declinata nei termini di una finezza tannica tutta raddese, con un’espressione fruttata immacolata, fintamente semplice, che si arricchisce di spezie, grafite, un richiamo vegetale che fa molto Sangiovese. E’ un vino che non sconta l’opulenza del potente millesimo 2015 in forza di un superiore equilibrio, e si presta al consumo estivo, anche leggermente raffreddato (gli aromi non ne risentono). Da celebrare con una bella grigliata e braci che sfrigolano, con vista sulle colline del Chianti.
(Riccardo Margheri)
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024