30 anni sembrano un soffio nella storia del Barolo e del Barbaresco, ma la vicenda enologica della famiglia Colla, che ufficialmente inizia nel 1994, ha radici ben più profonde, con documenti che risalgono al 1703 e che testimoniano un legame imprescindibile con le Langhe. Sono ben tre le tenute che formano l'"universo Colla": Cascine Drago a San Rocco Seno d’Elvio, Tenuta Roncaglie a Barbaresco e l’azienda Dardi Le Rose di Bussia, per un totale 25 ettari e per non più di 150 mila bottiglie in tutto. Il Nebbiolo ovviamente è l'uva su cui tutto si concentra, ma non manca qualche incursione nelle realtà internazionali. Tutt'intorno ai vigneti aumenta, anno dopo anno, il parco alberi dell'azienda. Una decisione presa anni fa dalle due colonne del marchio, Beppe e Tino (il primo scomparso nel 2019) che hanno voluto fare del luogo dove vivono e lavorano un ambiente realmente sostenibile e dunque non solo votato alla monocoltura della vigna. Tant'è che dal 1995 Poderi Colla partecipa al programma agroambientale della regione Piemonte, con un protocollo interno molto restrittivo di lotta integrata e di sostenibilità ambientale. Questo Barolo del cru di Bussia rappresenta al meglio queste scelte. Perché è gentile, non ruvido, figlio di un'ottima annata. Tutto è in asse: fiori, frutti, spezie, finale di tenue grafite e sottobosco. Insomma è l'equilibrio a colpire, proprio come avviene in un ambiente salubre.
(Francesca Ciancio)
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