Quando Mauro, Gino e Franco volsero il loro sguardo oltre i confini delle bollicine Ferrari, furono spinti dalla voglia di produrre e godere personalmente di vino fermo. Partirono con lo Chardonnay e il Pinot Nero, naturalmente: erano le uve che meglio conoscevano. Pare si fossero divertiti, al punto tale da trasmettere questa voglia di evasione anche a Marcello, oggi alla guida del marchio insieme ai cugini Matteo, Camilla ed Alessandro. Abituato ad un connubio uva-territorio strettissimo, scelse proprio questo come Leitmotiv del suo girovagare: quindi Toscana, poi Umbria. Podernovo la scoprì vent'anni fa; la sistemò e preparò. Insieme poi scelsero Dal Piaz come direttore: compagno di banco di uno degli zii Lunelli, è radicato in Toscana da 30 anni, grande conoscitore di viti internazionali rosse e, ovviamente, di Sangiovese. Terza scelta, la conduzione biologica, già saldamente sperimentata nelle proprietà trentine, qui quasi un gioco da ragazzi, grazie al caldo e alla brezza marina, mitigata dalle colline che li separa dal mare. Infine, la quarta scelta: Luca d'Attoma, praticamente loro “vicino di casa”, che con questo Solenida si è concesso una lettura sottile e appuntita del vitigno: croccantissima ciliegia e note di spezie dolci ad accompagnare la freschezza; in bocca ha uno sviluppo lineare, partendo di vena acida, profumando il palato di frutto e violetta, e chiudendo con una piacevole sapidità suggellante.
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024