Il Brunello di Montalcino 2018 di Poggio di Sotto propone un profilo olfattivo ben scandito tra rimandi alle more, alle prugne e alle spezie, con tocchi balsamici a rifinitura. In bocca, il sorso è polputo e di buona articolazione, dai tannini dolci e dal finale avvolgente in cui torna il frutto scuro e le spezie. Poggio di Sotto, fondata nel 1989 da Piero Palmucci, è cantina che sta saldamente nel novero delle realtà più significative di Montalcino. Nel 2011, l’azienda è passata al Gruppo ColleMassari, che, progressivamente, ha consolidato la sua presenza tra le colline di Montalcino, con l’acquisizione della Tenuta San Giorgio, La Velona e La Bellarina. Oggi Poggio di Sotto conta su 20 ettari a vigneto in biologico, posti sul versante sud della denominazione, producendo 58.000 bottiglie. Ha fatto bene il Gruppo battente bandiera svizzera a lasciare tutto pressoché come stava, certo introducendo anche dei cambiamenti con l’inserimento di una misurata tecnologia, che hanno portato i vini aziendali ad una precisione esecutiva più limpida, anche se, forse, privandosi di un pizzico di personalità e carattere. Le operazioni principali seguono un percorso classico, a partire, per esempio, dalle lunghe maturazioni in legno grande. Ecco allora i vini restare senz’altro affascinanti e acquistare maggiore definizione, confermandosi tra le etichette irrinunciabili del territorio di Montalcino.
(are)
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