Il Morandina Valpolicella Superiore è il nuovo frutto delle vigne in Valpolicella di Graziano Prà, vignaiolo del Soave, di stanza a Monteforte d’Alpone, che sa raccontare come pochi il territorio. La nuova etichetta - come ha spiegato lo stesso Prà in occasione di una degustazione a Roma, al ristorante Ercoli a Trastevere - “è un vino che sa ascoltare la storia di una terra e si prepara a raccontarla al domani, con estremo rispetto della natura e di chi la vive”. L’attenzione alla sostenibilità che accompagna i vini Prà, tutti da uve autoctone coltivate in regime biologico, si ritrova anche nel Valpolicella Superiore. Dal cofanetto delle bottiglie, realizzato da pallet riciclati, fino al tappo a vite che, oltre a permettere la corretta micro-ossigenazione del vino valorizzandone la longevità, è anche scelto perché in alluminio riciclabile. Il Morandina Valpolicella Superiore presenta nel calice un colore rosso rubino intenso. Al naso si ritrova un frutto abbondante e denso come la mora di rovo, la ciliegia nera, la prugna matura, l’arancio candito, a cui si fondono note di grafite, tabacco, pepe nero, e un soffio mentolato a chiudere. Al palato esprime una materia ricca, complessa e appagante, dove il tannino elegante e la freschezza sono pronti a regalare slancio, pulizia, grande beva e ottima persistenza. Si abbina bene a una cucina di terra intensa di sapori e spezie, specie del territorio.
(Cristina Latessa)
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