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PREMIARE IL VIGNETO FA BENE AL VINO, A ISERA (TRENTO) IN SCENA "LA VIGNA ECCELLENTE", ORIGINALE CONCORSO COORDINATO DAL PROFESSOR SCIENZA SECONDO CUI "SOLO ENOLOGI DI CANTINA E AUTOCTONI CI SALVERANNO DALLA STANDARDIZZAZIONE DEL GUSTO"

Solo l'enologo di cantina può seguire adeguatamente il vitigno autoctono che è diverso per ogni territorio e non si può standardizzare come avviene per i vitigni internazionali che, promossi dalle grandi cantine con le grandi produzioni, hanno imposto un criterio di qualità univoco. Il pensiero di Attilio Scienza, professore dell'Università di Milano, ma soprattutto uno dei maggiori studiosi di viticoltura in Italia, chiamato a Isera (Trento) per presiedere l'edizione n. 5 del premio "La Vigna Eccellente", voluto dal Comune di Isera. Un concorso, l'unico del suo genere in Italia, che in maniera davvero originale premia il vigneto, in questo caso il Marzemino, invece del vino finale.
L'edizione 2005 di questo Oscar della Vigna, è andata a Remo Parisi della Cantina Vivallis di Nogaredo, con il suo splendido vigneto Carbonera; il secondo premio l'ha spuntato Luigino Zuani della Cantina Sociale d'Isera e il terzo posto è andato al viticoltore Tullio Berti, sempre della Cantina Sociale di Isera.
"Finalmente un premio intelligente - è il commento del gastronauta David Paolini, uno dei massimi esperti di "wine & food" del Belpaese, fra i pochi capace di leggere e comprendere prima di altri, le tendenze e le novità in atto nel variegato e superpremiato mondo del vino - un premio che finalmente non giudica la bottiglia ma il duro lavoro svolto in vigna e sempre trascurato dai grandi concorsi enologici". "Un premio - aggiunge il giornalista e fondatore del Club Papillon, Paolo Massobrio - capace, una volta tanto, di salvaguardare anche l'aspetto paesaggistico che aiuta a migliorare l'ambiente e con esso la qualità del vino stesso".

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