Puiatti fa parte di Angelini Wines & Estates, insieme a Bertani in Valpolicella, Val di Suga a Montalcino, Trerose a Montepulciano, San Leonino a Castellina nel Chianti Classico e San Sisto nei Castelli di Jesi: un patrimonio di 1.700 ettari di terreno, di cui 460 sono vitati per una produzione annua di 4 milioni di bottiglie. Puiatti si trova a Romans d’Isonzo, in provincia di Gorizia: è nata nel 1967 e il suo contributo al gruppo è di 800.000 bottiglie a partire da 43 ettari a vigneto. I terreni sono pedecollinari, composti da suoli ghiaiosi e freschi e spazzati da venti sia marini che continentali. In cantina si è scelto di usare solo acciaio per la vinificazione delle uve, con l’obiettivo di mantenere intatte le caratteristiche varietali dei vitigni e produrre vini fragranti, nitidi e freschi. In vigna si coltivano solo vitigni bianchi - Sauvignon Blanc, Traminer, Friulano, Ribolla Gialla, Chardonnay - ad eccezione del Pinot Grigio e del Pinot Nero. Quest’ultimo veniva storicamente coltivato per produrre il metodo classico, mentre la vinificazione come mono-varietale si era interrotta. Rinasce oggi e diventa la prima referenza da uva a bacca nera di Puiatti. La versione 2022 profuma di melograno, rovi, pepe nero, viole e rose appassite, con un ricordo di goudron e sottobosco; il sorso è fresco e spigoloso, floreale e dolce in centro bocca con cenni terrosi e carnosi, e un finale agrumato e ammandorlato.
(ns)
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