Quando Celestino Gaspari ha voluto piantare il Syrah su 2 degli 11 ettari di Punto Zero pare che Marcella de’ Besi, proprietaria dell’azienda, abbia esclamato “ci manca solo il Syrah sui Colli Berici!”. Una sfida per il consulente enologo “perché - dice - il Syrah, come il Pinot nero, se lo sai capire e gestire dà risultati straordinari o non dice niente”. Una soddisfazione per la proprietà anche perché “Virgola”, prodotto in 4.000 bottiglie, è una delle poche interpretazioni in purezza presenti nei Colli Berici. Qui, infatti, il vitigno più diffuso è il Tai rosso, un clone del Grenache, che come il Syrah proviene dalla Valle del Rodano in Francia. Punto Zero produce 16.000 bottiglie, in prevalenza di rossi. Un taglio bordolese e poi in purezza Tai, Cabernet sauvignon, Merlot, Carmenere, vitigni che sui Colli Berici non si possono considerare “alloctoni”. Il Syrah è un vitigno molto sensibile al clima e alla mano del produttore e nel caso di Virgola il leggero appassimento a cui vengono sottoposte le uve prima della pigiatura (20-30 giorni in plateau) lo rende al tempo stesso atipico, straniante e poliedrico. L’annata 2013 ha un naso armonico dove frutti rossi, confettura e spezie, come il pepe nero, si fondono alla perfezione. Sentori che si confermano in bocca dove si distingue anche una nota di arancia sanguinella e una certa sapidità. È ricco, complesso e morbido anche grazie al tempo trascorso in legno.
(Clementina Palese)
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