Monsanto, intesa come località del comune di Barberino Val d’Elsa, non è esclusiva dimora dell’omonimo Castello, ma comprende tra le sue colline anche un’altra realtà viticola: Quercia al Poggio. Nata nel 1969, è di proprietà di Michela e Vittorio Rossi, marito e moglie, che dal 1997 hanno ristrutturato l’antico convento e riqualificato i vigneti aziendali, 15 ettari, che danno in media 70.000 bottiglie annue. I filari guardano verso Barberino e verso Castellina in Chianti e poggiano su terreni argillo-calcarei, ad un’altezza in media di 400 metri sul livello del mare. Da questa combinazione nascono vini solidi, austeri e tendenzialmente lenti nella loro espressione complessiva, e per questo tra i pochi Chianti Classico ad uscire un anno dopo la maggior parte delle etichette del Gallo Nero. Gli invecchiamenti sono eseguiti prevalentemente in tonneau, ma i legni grandi si stanno facendo sempre più spazio. nella cantina di Monsanto. La cifra stilistica è tradizionale, con nessuna concessione ai vitigni alloctoni e a vinificazioni forzate o dettate da mode passeggere. Il Chianti Classico 2015 da un uvaggio a base di Sangiovese e piccole aggiunte di Canaiolo, Colorino e Malvasia Nera, ha naso di piccoli frutti rossi, cenni speziati e ricordi di pietra focaia. In bocca, l’ingresso è tendenzialmente morbido, lo sviluppo affilato e nervoso con finale dal tannino piacevolmente sapido.
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