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Querciabella, Toscana Igt Bianco Batàr 2017

Vendemmia: 2017
Uvaggio: Chardonnay, Pinot Bianco
Bottiglie prodotte: 12.000
Prezzo allo scaffale: € 70,00
Proprietà: Sebastiano Cossia Castiglioni
Enologo: Manfred Ing, Guido De Santi, Luca Currado
Territorio: Toscana

Querciabella fa parte di quel gruppo di aziende che hanno scritto la storia del Chianti Classico, almeno a partire dal cosiddetto “rinascimento” enologico toscano. Fondata nel 1974 da Giuseppe “Pepito” Castiglioni ed oggi condotta dal figlio Sebastiano, “passò tra le mani”, e non è un caso, di Giacomo Tachis, che ne disegnò lo stile e il carattere dei vini. Attualmente, conta su 100 ettari a vigneto (allevati a biologico dal 1988 e passati a biodinamico nel 2000), divisi tra i 70 dislocati a Greve in Chianti e i 30 maremmani, aggiuntisi nel 1997, per un totale in termini di bottiglie di 250.000. I vigneti chiantigiani si trovano in una specifica sottozona, quella di Ruffoli, collina che svetta fino a 600 metri di altezza e che guarda la vocatissima collina di Lamole. Si direbbe, a prima vista, una cantina a netta impronta rossista come la Toscana enoica impone, ma Querciabella, fin dal 1988, ha sempre prodotto anche un bianco di grande ambizione, fin dal nome Batàr (chi vi volesse rintracciare delle assonanze con i borgognoni Batard, è autorizzato). Dapprima ottenuto da un blend di Pinot Grigio e Pinot Bianco, dal 1992 ha assunto l’attuale uvaggio composto da Chardonnay e Pinot Bianco. La versione 2017, fermentato e poi maturato per 9 mesi in barrique, profuma di frutti bianchi e gialli maturi e spezie dolci. In bocca, il sorso è largo e appagante, terminando su note ammandorlate.

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