Ottenuto dalle uve di un unico vigneto in località Lapio, unanimemente riconosciuta come la zona dove il Fiano dà il suo meglio, l’Exultet matura in piccola parte in barrique nuove. La versione 2018 ha colore giallo paglierino acceso e al naso, le note di tiglio, acacia e timo escono con grande intensità, rifinite da tocchi di pietra focaia e leggere nuance speziate. In bocca, lo sviluppo è a tratti carnoso e a tratti più incisivo, con richiami di frutta esotica, agrumi canditi e miele e mantiene solida persistenza anche nel suo finale fragrante. Il suo nome è un omaggio all’Exultet di Mirabella Eclano, rotolo liturgico medioevale, formato da fogli di pergamena sui quali è trascritta la Benedictio Cerei. L’azienda di Luigi Moio, ordinario di enologia dell’Università Federico II di Napoli e punto di riferimento per molte aziende vitivinicole della Campania, è l'azienda di famiglia, anzi è prima di tutto la casa della famiglia Mojo, e si trova a Mirabella Eclano, in Irpinia, areale decisamente di grande vocazionalità e suggestione. Gli ettari vitati sono 16 per una produzione media di 50.000 bottiglie. Lo stile delle etichette è, manco a dirlo, di ineccepibile fattura e tecnicamente inappuntabile, con posizionamento di prezzo ambizioso. Protagonisti assoluti sono i vitigni simbolo della Campania enoica: Falanghina, Greco, Fiano e Aglianico, declinati sotto le relative denominazioni.
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