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Rémi Leroy, Aoc Champagne Brut Nature

Uvaggio: Pinot Noir, Chardonnay
Bottiglie prodotte: 7.000
Prezzo allo scaffale: € 42,00
Proprietà: Rémi Leroy
Enologo: Rémi Leroy
Territorio: Champagne

Quattro quinti acciaio e un quinto in legno: nascono così le basi di questo non millesimato a basso dosaggio (sotto 5 grammi di zucchero) che si conferma all’assaggio come un intrigante double face. Spicca da un lato la nettezza del primo impatto, dritto e incisivo, al palato, subito dialettica però con i profumi che fanno già intuire complessità di rilievo. Poi, man mano che il vino si distende nel calice (e guadagna i due gradi in più della temperatura spesso un filo raggelante cui si è soliti servire, non sempre facendo centro, gli Champagne d’ogni tipo e genere) il sorso s’incurva e si sostanzia sotto il profilo tattile, divenendo decisamente più sferico. Il gusto di frutta secca e fresca risulta fuso a puntino, mentre, garantita dalle austere scelte di base fatte dal wine maker, la tensione resta viva e l’acidità accompagna e allunga il sorso, con note agrumate piacevolissime. Un prodotto da gioia pura e da gioie a tavola, con versatilità palese anche negli abbinamenti, firmato da una piccola azienda dell’Aube – frontiera della denominazione a sud, a un tiro di schioppo dallo Chablis con cui condivide i suoli – trasformatasi, come altre, da récoltant conferitrice (attraverso i négociant locali) per maison di maggiori proporzioni ad autrice delle proprie bottiglie. Con rapido e meritato successo, e sbarco in Italia secondato da una nave pilota dell’affidabilità di casa Pellegrini.

(Antonio Paolini)

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