Siamo a Cormons, una delle culle del vino nazionale, dove Renzo Sgubin e sua moglie Michela si adoperano, ormai da diversi anni, per continuare l’attività del nonno di Renzo, Eugenio, agricoltore e fondatore dell’azienda. La nuova cantina è sorta alla fine degli anni Novanta, con l’intento di valorizzare al meglio quegli appezzamenti che anche il papà coltivava: prima da mezzadro quindi in proprio, dopo averli riscattati negli Settanta. Il primo imbottigliamento sarebbe poi arrivato nel 2003 (la bottaia è invece del 2009), pur se ancora resistono alcune vigne datate 1956: in ogni caso, l’ultima ad arrivare è stata la Malvasia, ripiantata solo sei anni fa. Renzo, coadiuvato dall’agronomo Giovanni Bigot, è fra l’altro pervicace sostenitore della lotta integrata, che segue personalmente come ogni altro passaggio della fase produttiva. Siamo dinanzi ad una quindicina di ettari, frammentati in diversi vigneti che muovono da Pradis a Brazzano, fino a Capriva e Gorga: sostanzialmente collocati, quindi, fra Collio e Isonzo. Una produzione curatissima, nitida e coerente, che tiene sempre conto delle diversità organolettiche legate alla varia provenienza delle uve: al punto tale che ogni vigneto è sempre vinificato separatamente. Proprio la Malvasia è emblematica dei livelli raggiunti: con toni erbacei, mimosa, agrumi e ginestra a timbrare un percorso gustativo succoso, sapido e dinamico.
(Fabio Turchetti)
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