Mentre nella denominazione del Chianti Classico resta tema caldo quello delle menzioni geografiche aggiuntive, un passo doveroso, ricordiamolo, per un’ulteriore crescita del Gallo Nero, alcune aziende hanno già provveduto a “zonare” i propri vigneti. È il caso di Barone Ricasoli, 240 ettari di vigna nella sottozona di Gaiole in Chianti, per una produzione di 2.000.000 di bottiglie. Si tratta, evidentemente, di un’azienda che non ha certo bisogno di presentazioni e che oggi sta cominciando a tirare le fila della zonazione aziendale, avviata nel 2008, a sottolineare una dinamicità mai smarrita. Il risultato sono tre Cru specifici per tre Gran Selezione distinte: Colledilà, Roncicone, CeniPrimo, il primo dei quali già approdato sul mercato ed ottenuto dal vigneto omonimo di 7 ettari, su suolo argillo-calcareo, a 390 metri sul livello del mare, con esposizione Sud-Est. Il Roncicone, invece, nasce da un suolo sabbioso, frammisto a pietre con argille in profondità e, insieme al CeniPrimo, ottenuto dall’omonimo vigneto di 6 ettari, con esposizione Sud-Ovest e che si trova nella parte più meridionale della proprietà, rappresentano due novità assolute. Il Gran Selezione CeniPrimo 2015 profuma di viola e frutta rossa fresca, insieme a cenni speziati e leggermente balsamici. In bocca, ha sorso bilanciato ed immediatamente piacevole, con la dolcezza ben contrastata da acidità e tannini fini e saporiti.
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