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RICERCHE - TUTTI PARLANO DI VITIGNI, MA I CONSUMATORI NON LI CONOSCONO. IL 36% SI IMMAGINA IL TAVERNELLO COME UN VINO AUTOCTONO !

Sembrano "Figaro". Tutti ne parlano, tutti li vogliono, tutti li cercano, almeno apparentemente perchè poi, si scopre che ben pochi li conoscono: si tratta dei vitigni autoctoni, ovverosia del Nero d’Avola, del Sagrantino di Montefalco, del Negroamaro, del Nebbiolo, del Picolit, del Sangiovese, del Cannonau ... La sorprendente scoperta arriva da una ricerca, commissionata da "Vinum Loci", evento di enogastronomia da oggi al 6 ottobre a Gorizia.

Il 68% dei 1.000 sondati, su tutto il territorio nazionale, non conosce il termine, riferito ai vitigni, in particolare i residenti del Centro-Sud (72%). Tra l'altro chi presuppone di conoscerlo (32%) in realtà non è in grado di definirne l’esatto concetto: il 44% di costoro attribuisce al termine autoctono la caratteristica di genuino. Dal campione non emerge alcuna significativa percentuale sulla esatta conoscenza del termine quale "vino del luogo".

Nella ricerca i due dati certamente predominanti sono quelli relativi al Tavernello e al Prosecco: è significativo il fatto che oltre un terzo del campione riconosca come autoctono il Tavernello (36%) ed un altro indicatore importante, sebbene in senso opposto, è la bassa conoscenza come autoctono del Prosecco (30%). Barbera (67%), Sangiovese (63%), Verdicchio (61%), Tocai (58%) sono invece i vini maggiormente riconosciuti come autoctoni.

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