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RICORDO, DESIDERIO O SEMPLICE FANTASIA SUL VINO SCRIVILO A “BERE IL TERRITORIO” DI GO WINE .. IL CONCORSO LETTERARIO NAZIONALE SOSTENUTO DA 23 AZIENDE ITALIANE CHE CREDONO NEL RAPPORTO VINO-TERRA-CULTURA

Italia
Il vigneto affascina i racconti delle giovani generazioni

Il titolo è a suo modo una provocazione. Qualche linguista storcerà il naso. Ma per molti uomini del vino “Bere il territorio” è qualcosa di più che un concorso letterario (è all’edizione n. 3; si rivolge ai giovani ovvero dai 18 ai 30 anni; ha già un importante successo; è attribuito a chi tratta meglio il tema della viticoltura di montagna o praticata in condizioni orografiche difficili; testi dovranno pervenire entro il 31 gennaio 2005 a “Go Wine” in Alba, che organizza l’evento culturale, che in giuria ha, tra gli altri, Magda Antonioli Corigliano dell’Università Bocconi, Milano, Gianluigi Beccarla, presidente dell’Associazione Storici della Lingua Italiana, il giornalista Vanni Cornero de “La Stampa”, Alessandro Ghini della Casa Editrice Le Monnier, Firenze, lo scrittore Nico Orengo; i temi salienti che emergono dai racconti - siano essi un ricordo, un desiderio o una semplice fantasia - riguardano la casa, la famiglia, l’identità territoriale: il vino viene percepito come un momento di crescita nella conoscenza e nei consumi ed avviene naturalmente a tavola, in famiglia, in momenti di festa).
“Bere il territorio” è un modo per legare vino-terra-cultura, per dare un valore aggiunto e più importante al lavoro di chi il vino lo produce e va per il mondo a conquistare i mercati: così, a fianco dei molti giovani che, da tutta Italia, partecipano al concorso (www.gowinet.it), opera un comitato sostenitore di 23 aziende italiane che, con questi giovani, si confrontano attraverso incontri, dibattiti e momenti di degustazione.
Aziende (da Anselma di Barolo all’umbra Caprai, dalla campana Caggiano alla veneta Bisol, dalle Cantine del Notaio di Rionero In Vulture alla siciliana Cusumano, alle piemontesi Fontanafredda, Gagliardo, Poderi Oddero, Vietti) che hanno voluto condividere l’impegno a coinvolgere i giovani, per avvicinarli al vino di qualità, sviluppando la loro sensibilità in favore dei temi enologici.
L’iniziativa (che ha il patrocinio della Regione Piemonte e con il sostegno di Verona Fiere e la Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo) si propone “di concorrere - spiega Massimo Corrado, presidente di Go Wine - alla crescita della cultura del consumo dei vini di qualità e si rivolge ai giovani per renderli protagonisti, invitandoli all’esercizio dello scrivere, a raccontare il loro rapporto con il vino e come lo hanno avvicinato”.

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