Inizia tutto due secoli fa, quando nel 1820 Giuseppe Sarotto si trasferisce da Barbaresco a Neviglie e iniziare qui l'attività vitivinicola. All'inizio si produce solo Dolcetto, ma la vendita è sia locale che internazionale: niente male per quei tempi. A Giuseppe succedono il figlio Giovanni e il nipote Luigi Giovanni, ma gli anni Quaranta portano la Seconda Guerra Mondiale e la Fillossera e si rischia di perdere tutto. Angelo, pronipote, decide caparbiamente di restare, ampliando la produzione al Moscato, alla Freisa e alla Barbera. Negli anni Novanta, con il figlio di Angelo - Roberto Sarotto - arriva la svolta: l'acquisto di 20 ettari nel Barolo, l'espansione nella zona del Barbaresco e quindi del Gavi. Si piantano anche Moscato, Arneis, Chardonnay, Brachetto, Cabernet Sauvignon... In somma, novanta ettari totali di vigna, che insieme a due cantine, un museo, un punto vendita, camere e ristorante, formano un micro-cosmo fra i più articolati delle Langhe. I venti ettari nel Barolo oggi si dividono fra Novello (zona Bergera-Pezzole e Pallaretta) e la stessa Barolo, in zona San Ponzio. Dall'unione delle vigne dei due comuni nasce l'Audace (l'altra selezione di casa è il Barolo Briccobergera) che dall'annata 2018 esce compatto e aderente, dalla piacevole succosità tardiva, che esordisce su note di ciliegia, sottobosco, marzapane e tabacco per congedarsi sapido e fruttato, con un guizzo vegetale finale.
(ns)
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