Rocca di Frassinello nasce da un progetto molto ambizioso: uscire dalla zona del Chianti Classico (dove ha sede Castellare di Castellina, casa madre dei Domini), per produrre Sangiovese in un’altra zona vocata della Toscana, insieme ai vitigni internazionali. Fra Roccastrada e Gavorrano c’è un piede geologico molto simile a quello chiantigiano; c’è una collina che guarda a sud fino al parco dell’Uccellina; c’è una sorta di canyon che veicola una brezza costante dal mare. Ci sono tutte le carte giuste per unire Paolo Panerai e Eric de Rothschild (del celebre Domaine Baron De Rothschild-Lafite) in una joint-venture italo-francese, che unisce il sapere sul Sangiovese a quello sui classici vitigni francesi di Merlot, Cabernet, Petit Verdot e Syrah. A coronare il progetto, la cantina rossa progettata da Renzo Piano, chiaramente visibile quando si percorre l’Aurelia che attraversa la Maremma. La proprietà comprende 5 poderi su 500 ettari, di cui 83 piantati a vigneto e il restante coperto da boschi. La prima vendemmia è la 2004 e ad oggi si producono circa 400.000 bottiglie suddivise in 6 rossi, 2 bianchi e un rosato, novità del 2023: vinificato in acciaio (malolattica compresa), è di un rosa tenue, delicatamente profumato di rosa e fiori di rosmarino, con una nota appuntita di agrumi e dolce di melograno; il sorso è morbido e saporito, gentile nella sapidità, nella freschezza e nel cenno caldo e ammandorlato finale.
(ns)
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