Le uve del Chiaretto di Rocca Sveva, Corvina, Corvinone e Rondinella, provengono dalla zona tradizionale del Bardolino, quella che abbraccia la parte orientale del Lago di Garda e vanno a formare il classico uvaggio tipico di questo rosato. La versione 2020, affinata per breve tempo in acciaio dopo un’altrettanta rapida macerazione sulle bucce di una dozzina di ore, possiede colore rosa salmone ad anticipare un naso che profuma di melograno e ribes. In bocca, prevale la fragranza e l’agilità di beva per un’etichetta tutta all’insegna dell’immediata piacevolezza. Un vino che si inserisce senz’altro nel recente e fortunato trend di crescita di questa tipologia. Realtà storica possente, la Cantina di Soave vede gli albori della sua attività a fine Ottocento, precisamente nel 1898. Oggi, le vigne sono dislocate in diversi areali e in altrettante denominazioni venete di prestigio, con un parco vigneto complessivo che raggiunge i 6.000 ettari di superficie, per una produzione in termini di bottiglie certamente non trascurabile: siamo su una media di 42.000.000 all’anno, e un conseguente portafoglio etichette assai vasto. Le terre e le cantine spaziano dunque dal Garda, con il Bardolino, e, naturalmente, comprendono il Soave, ma nella produzione aziendale c’è spazio anche per il Lessini e per la produzione ad Indicazione Geografica Tipica nonché, per la Valpolicella sul fronte rossista.
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