Questo non è il generico Grechetto, termine che si è usato per tanto tempo per definire l’uva bianca tipica del centro Italia, coltivata anche ad Orvieto. Questo è il Grechetto di Todi - nello specifico il clone g5, geneticamente diverso dalla maggior parte dei Grechetto diffusi, tanto da meritarsi una denominazione a sé: la Doc Todi, nata nel 2010. Il Grechetto di Todi ha un grappolo compatto e piccolo che matura precocemente, mantenendo intatti freschezza e profilo aromatico. Predilige terreni argillosi, estati fresche e ventilate e ampie escursioni termiche: caratteristiche temperate che le colline dell’Umbria riescono ancora a mantenere. La cantina di Roccafiore, fondata da Leonardo Beccarelli e ora condotta dal figlio Luca, ha deciso fin da subito di concentrarsi sui vitigni locali, cercando di mantenere intatti tipicità e carattere, tramite lo studio e la pulizia esecutiva. Nei 15 ettari a corpo unico di proprietà coltivano Sangiovese, Sagrantino e Montepulciano, Trebbiano e, appunto, Grechetto. Quest’ultimo lo vinificano in due versioni: solo in acciaio, 6 mesi sur lie e poi 3 mesi in bottiglia; oppure 12 mesi in anfora e botti di rovere, sempre sur lie, seguiti da 6 mesi in bottiglia. Questo è il Fiorfiore, vino dorato e denso nella versione 2021, che profuma di frutta bianca, camomilla, mentuccia e polline; ha decisa freschezza in bocca, dove sviluppa consistenza minerale e calore cedrato.
(ns)
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