Nell’ampia gamma di Champagne offerta da questa antica Maison francese - nasce nel 1806 - scegliamo questa etichetta perché il suo nome è l’esatto prologo della storia dei Coulon, cogliere lo spirito di un posto, Vrigny, dove la tenuta Roger Coulon si estende tra cinque villages a mezzacosta sulla Montagne de Reims. Qui la coppia Isabelle e Eric Coulon portano avanti gli insegnamenti di otto generazioni di vigneron e si dicono fieramente récoltant manipulant. Su 10 ettari di vigneto hanno individuato ben 100 diverse parcelle, tutte classificate Premier Cru e l’età media delle viti è di 40 anni, una vera rarità per la regione: la particella più vecchia risale al 1924. Questi sono Champagne secondo natura, nella misura in cui si è optato per un regime di allevamento che è biologico e agroforestale, nel rispetto non solo delle viti ma anche dell’ecosistema che le circonda. Ma veniamo al Brut Nature Esprit de Vrigny: nasce da una selezione meticolosa delle particelle più rappresentative ed espressive di Vrigny. Lo Chardonnay arriva da particelle su terreno gessoso, il Pinot Nero da suoli argillosi e il Meunier da terreni sabbiosi. L’etichetta che ne nasce è di una mineralità sferzante, dalle note citrine marcate, ma non senza una trama cremosa che ingentilisce gli angoli. Bella la speziatura sul finale di beva che ha origine da un sapiente affinamento in barrique di rovere per 10 mesi del vin clair.
(Francesca Ciancio)
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